Mauro and Sara Grossi Website

.The Grossi family is an Italian family with a coat of arms that features a shield with a red background and a golden lion rampant in the center. The lion is depicted with its right paw raised and its tail extended, and it faces the left side of the shield. The shield is surrounded by a wreath of oak leaves, which is tied at the bottom with a ribbon.

Above the shield is a knight's helmet adorned with a golden crown and mantling in the family's colors of red and gold. On top of the helmet is a crest consisting of a golden lion's head with a red tongue and golden mane.

The Grossi family coat of arms is a classic example of Italian heraldry, which often features bold and simple designs in bright colors.


FAMIGLIA GROSSI

Cenni storici sulla famiglia Grossi:

Il nome medioevale Grossus, di cui abbiamo un esempio in una Carta venditionis dell'anno1154 a Milano: "...Ibi statim coram ipsis testibus dedit vuadiam ipsa Richa consentiente suprascripto Ambroxio eidem Carnelvario ita si ipse campus est inpiliatum vel invasatum, vel si intencio vel discordiam apaluerint, defendere ei debet iure, sic posuit fideiusorem Grossum de suprascripto loco qui obligavit se ese fideiusor usque ad annis quinque, et illa con suis heredibus omni tempore in iure....".

Tracce di questa cognominizzazione si trovano nel Codice Diplomatico della Lombardia medievale sotto l'anno 1191, dove si legge: "...Anno dominice incarnacionis millesimo centesimo nonagesimo primo, indicione nona, tercio die mensis decembris. Iuraverunt Iohannes Desparius et Tebaldus archipresbiter et Aglerius Grossus et Ru|finus Marisanus et Ugo de Curte et Robertus de la Monaca et Petrus Senex...".

Grosso, grossus è, inoltre, una moneta d'argento, medievale, del valore di un decimo di lira, all'inizio e col valore definitivo di 4/10 di lira (in quel tempo la lira, a livello europeo, valeva circa 500 Euro di oggi

I Grossi erano guerrieri di Mandello del distretto di Milano, mercenari che prestarono il loro servizio alla Serenissima Repubblica di Venezia per la conquista di Ravenna.

Antica famiglia, detta anticamente Fioroni per il fiorone che innalzava nell'arma, oriunda di Mandello (Milano). Nel 1400 andò a stabilirsi in Ravenna, con un Pietro Grossi, Colonnello di fanteria” che per meriti militari fu nominato Senatore e membro dei Consiglio dei Savi della Città. Dalla Repubblica di Venezia ebbe in dono, per i suoi servizi prestati in occasione della conquista della città, la tenuta di Brusabecco” a Castiglione di Ravenna, confiscata ai Polentani (che però l'avevano avuta in enfiteusi = Diritto reale su un fondo altrui) dal Vescovo di Cervia. Da qui la lunga vertenza fra il Vescovo e la Repubblica di Venezia, e in questo quadro si inserisce il famoso viaggio per mare a Venezia del Vescovo Pietro Barbo (poi Papa Paolo II) che diede origine alla cerimonia cervese dello sposalizio del mare che si celebra ogni anno il giorno dell'ascensione.

Pietro ebbe diversi figli fra cui:

- Andrea, Capitano dei Fanti a cui fu affidata la custodia di Padova

- Gregorio che perì nella famosa strage dei Savi compiuta da Rasponi nel 1522

- Cesare cche, come capitano di fanteria, combatté con l'esercito di Venezia conquistando, nel 1509, la città di Pavia riportandone, come trofeo di

guerra, alcune parti delle antiche porte di bronzo trafugate dai pavesi a Ravenna

- Battista, Colonnello d'Infanterìa” = colonnello di fanteria al servizio della Repubblica veneta si coprì di tanto onore da meritarsi la carica di Castellano della Rocca Brancaleone che i Veneziani stavano erigendo a Ravenna e Governatore della stessa città, e nel 1641 ebbe il privilegio della esenzione dai dazi, per sé ed i suoi discendenti.

Pietro Grossi di Battista e con lo stesso nome del nonno, nel 1648 ebbe da Federico III d'Austria il titolo di Conte e Cavaliere Imperiale e fu conestabile delle milizie di Papa Giulio III. Fu lui a costruire il Palazzo di Castiglione a metà fra un Castello e una Villa di campagna, residenza estiva e riserva di caccia dei Conti Grossi. Probabilmente, a quei tempi, tutto attorno vi era una fitta boscaglia. Pietro ebbe 3 figli:

- Francesco di Pietro nel 1512 fu Vicario e Podestà di Russi; il di lui figlio Battista nel 1530 fu aggregato al nobile Consiglio di Ravenna e più volte fu membro dei Magistrato dei Savi

- Gregorio e Cesare uno familiare del Cardinale S. Vitale


Nel 1850 del casato Grossi restava il Conte Pietro figlio di Agostino e della Contessa Serafina Pasolini. Rimane incerta la data del crollo economico di questa famiglia che ad un certo momento, scompare dalla storia di Ravenna.

GROSSI di Ravenna